Territorio e la sua Storia

Il territorio è l'area geografica che comprende il suolo, l'ambiente naturale e le infrastrutture di una determinata regione, comune o paese

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Descrizione

L’attuale fisionomia del territorio rispecchia ancora i segni dell’opera di bonifica che le popolazioni locali effettuarono per garantire terre per l’agricoltura strappandole lentamente alle paludi e ancora oggi l’elemento fondante del paesaggio scandolarese, così come dell’intera area casalasca, deriva dalla sua essenza di paese tradizionalmente agricolo. È stato talmente stretto e condizionante l’intreccio tra agricoltura e il paese, da averne determinato la consistenza del centro abitato, la tipologia degli edifici, la densità del popolamento, la cultura e il carattere della gente, il modo di vivere e il rapportarsi con gli altri.
All’interno del contesto urbano troviamo molte cascine, in genere monofamigliari, con aia, fienile e stalla, tipiche della zona casalasca. Altre cascine le troviamo in campagna, dove una volta erano frequenti i filari di alberi a perimetro dei campi e dove troviamo tracce dei “casini”, che erano una costruzione tipica della zona ed erano adibiti al ricovero di emergenza di contadini ed animali.
Le caratteristiche urbanistiche della frazione di Castelponzone sono completamente diverse trattandosi di un borgo chiuso, sorto come guarnigione intorno al castello, ora scomparso, e poi storicamente dedito al commercio e all’artigianato.
La testimonianza architettonica più importante del paese di Scandolara Ravara è rappresentata dalla Chiesa Vecchia, risalente alla seconda metà del quattrocento. La sua facciata in cotto è in puro stile romanico-lombardo, abbellita da cupsidi e affreschi, capolavori pittorici del Pampurino. La torre, che svetta al suo fianco, sembra essere anteriore, anticamente preposta a guardia della zona.
Castelponzone, frazione di Scandolara, presenta episodi architettonici e decorativi tanto semplici quanto preziosi, segno dell’importanza commerciale che questo centro assunse nella storia. La via principale è accompagnata da entrambe i lati dai portici e dalle botteghe, nelle quali trovò sede la consolidata tradizione dei “Cordai”, antica attività artigianale del luogo e dove si tenne, per secoli, il più importante mercato della zona. Al suo esterno è possibile scorgere gli antichi tracciati dei fossati che circondavano il paese, e visitare l’antica porta di accesso al centro urbano, sede di una torre, e anticamente attrezzata con un ponte levatoio.

Storia

Scandolara Ravara è un piccolo paese che ha origini storiche molto lontane  probabilmente colonia romana o forse posto di guardia al Po che lambiva la “Chiesa Vecchia”. Proprio qui è stata trovata un’ara, cioè un altare pagano, su cui si sacrificavano piccoli animali. L’ara si trova ora presso il Museo Archeologico nel castello Sforzesco di Milano. Da questa prima notizia, che fa risalire la presenza di un piccolo nucleo abitativo romano (o almeno di soldati romani) risalente al 70a.C/70d.C, dobbiamo aspettare alcuni secoli per avere qualche altra informazione che ci consenta di affermare che il paese, o case sparse, esistevano nella zona. Purtroppo le inondazioni del Po, da quella più lontana citata da Tacito intorno alla fine del primo secolo, a quella del 1640, hanno profondamente modificato il territorio e, quindi, anche l’insediamento che, anche dopo il 1640, ruotava attorno alla Chiesa Vecchia. Il Po, nelle sue uscite alluvionali, formò i cosiddetti “bodri” alcuni dei quali esistevano (secondo lo storico Romani) già nel 1496, anno in cui il fiume inondò tutto il territorio di Scandolara Ravara. Nel 1211 il paese viene citato col nome di Scandolaria de Ripa Padi (Scandolara vicino alla riva del Po). Secondo alcuni studiosi, come l’Olivieri, fanno risalire il termine Scandolara dal prodotto “scandola o scandella” che il Muratori definisce una specie di orzo, un legume. Ravara deriverebbe da “rapaio”, produzione abbondante nella zona. Altri studiosi, analizzando la parola Scandolara (radice + tema + significato latino) affermano che tale vocabolo significa: “agglomerato posto su un’altura”.
Scandolara dal 1426 al 1870 è parte del feudo dei Ponzone e pur senza essere protagonista di fatti importanti ne condivide le sorti e si trova coinvolta nelle sue vicende. Ma è a Castelponzone che i Ponzone stabiliscono la sede del feudo e dove si gode dei maggiori privilegi. Nel 1456 si concede di tenere un mercato settimanale nel giorno di giovedì ed anche la fiera di San Luca la terza domenica di ottobre. è a castelponzone che ci sono le botteghe che fanno del paese un centro commerciale. Scandolara non ebbe alcun vantaggio economico, solo la presenza del feudatario nella Chiesa Vecchia per gli uffici religiosi fino alla costruzione della chiesa a Castelponzone.
Pochissime e marginali le notizie del nucleo abitato della “Ravera” le cui case sparse trovavano la loro unità intorno alla chiesa di sant’Antonio. Anche la Chiesa Vecchia perse via via d’importanza con lo spostamento degli abitanti verso l’attuale centro del paese con la costruzione della chiesa di santa Maria Assunta. L’evoluzione nel tempo dei tre nuclei abitati e delle tre chiese sono la testimonianza dei cambiamenti dovuti a fattori ambientali e storici.
È possibile approfondire questa breve introduzione consultando i documenti alleagti nella pagina.

Stemma Comunale 

Con la delibera n. 9 del 1 novembre 1913 il Consiglio Comunale di Scandolara Ravara, visto l’abbozzo dell’Ufficio Araldico, delibera all’unanimità di far eseguire la copia dello stemma per una spesa complessiva di 40 Lire.
Con delibera n. 22 del 1914 lo stemma viene reso pubblico.
Con Decreto Regio n. 699 il 1° aprile 1915 il re Vittorio Emanuele II concede al Comune di Scandolara Ravara di far uso dello stemma civico.

Blasonatura Stemma
“Partito: al primo troncato, sopra d’argento al castello di rosso (simboleggiante il Casato Soranzi Vidone di San Giovanni in Croce), sotto d’azzurro alla banda ondata d’argento (simboleggiante il Fiume Po che attraversa la Pianura Padana); al secondo inquartato, al primo e quarto di rosso, al secondo e terzo d’oro.”

Modalità di accesso:

Il Centro abitato dista circa 30Km dal capoluogo Cremona e ci si arriva percorrendo la SP85 per circa 25Km e svoltando a sinistra 1,5Km circa dopo il Comune di Motta Baluffi.

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 0375 95101
  • Email: comune.scandolara-ravara@pec.regione.lombardia.it

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Pagina aggiornata il 04/07/2025